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Vinitaly 2019, eppur si muove



Vinitaly 2019, eppur si muove

Conclusa la 53ª edizione del salone internazionale di Verona dedicato al vino e ai distillati. L’edizione più grande di sempre


Rubrica: Speciale Vinitaly - Articolo di Franchini Laura


Se è alta la preoccupazione per le congiunture economiche internazionali, è pur vero che il settore vinicolo regge, con forza e costanza, come la sua manifestazione nazionale più importante, Vinitaly. Un’edizione (7-10 aprile) che chiude registrando un aumento di visitatori, ben 125.000, provenienti da 145 nazioni. Un aumento costante negli anni, questa volta particolarmente incisivo sul comparto buyer, che registra un incremento del 3% con oltre 33.000 presenze provenienti soprattutto da Stati Uniti, in cima alla classifica per numero di operatori, Germania, Regno Unito, Cina e Canada. Notevole l’incremento registrato anche dal Giappone, +11%. Ben 4.600 le aziende espositrici (130 in più della scorsa edizione) provenienti da 35 nazioni, a testimonianza della forte importanza di questa fiera per il comparto vinicolo e non solo. Soddisfatto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere: «Grande soddisfazione, ma da domani saremo già al lavoro per migliorare ancora, per incrementare il già ottimo risultato sulla focalizzazione di Vinitaly sulle presenza dei visitatori professionali.

Siamo orgogliosi anche del fuori salone e della piattaforma di promozione Wine To Asia attiva dal 2020 in Cina, dopo il lancio in Brasile. Inoltre, il ruolo guida per il sistema vitivinicolo è stato confermato dall’attenzione istituzionale, con la visita del presidente del Consiglio, dei due vicepresidenti, del presidente del Senato, del ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, e, a livello europeo, del Commissario per l’Agricoltura».

Pone l’accento sull’internazionalità di Vinitaly anche Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, che sottolinea l’impegno messo sulle risorse d’attività di incoming e sugli aspetti digitali della manifestazione, sempre più connessa, anche grazie alla directory on-line in nove lingue che ha registrato oltre 1 milione di visite in sole due settimane. Non è mancata nemmeno quest’anno la presenza dello stand della Guida Vinibuoni d’Italia – Touring Club Italiano, che ha presentato una vasta selezione delle etichette recensite nell’ultima edizione della guida. Una vera e propria sintesi della qualità e della varietà della produzione enologica italiana, arricchita dai laboratori di degustazione dedicati alle eccellenze norcine nazionali, grazie alla presenza della Levoni Salumi di Castellucchio (MN) e al Grana Padano Dop, declinato nelle sue 3 stagionature. Forte anche la presenza dell’associazione Le Donne del Vino, impegnate in molteplici appuntamenti, dalla presentazione dei vini di giovani produttrici under 40 e della mappa delle socie della regione Emilia-Romagna, dalle attività legate al tema dell’anno dell’associazione, “Vino e Design”, all’assemblea annuale, importante momento di incontro delle socie, quasi 850 tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Ad integrare e ampliare l’offerta di Vinitaly, si sono svolti come ogni anno in contemporanea Sol & Agrifood, manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola, a cui quest’anno si è affiancata Vinitaly Design che ha proposto prodotti e accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale.


Appuntamento al 2020

La 54ª edizione di Vinitaly è in programma dal 19 al 22 aprile 2020.

Laura Franchini




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